Stamina. Una storia sbagliata [CICAP] (2014) by Beatrice Mautino

Stamina. Una storia sbagliata [CICAP] (2014) by Beatrice Mautino

autore:Beatrice Mautino [Mautino, Beatrice]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788895276243
editore: CICAP
pubblicato: 2014-02-18T23:00:00+00:00


Note

1) http://tinyurl.com/p5bwwoj

2) http://tinyurl.com/pa98tgj

3) http://tinyurl.com/qxh48ja

4) http://tinyurl.com/kcqnx2p

5) http://tinyurl.com/lezry4n

6) http://tinyurl.com/mm8xghn

7) http://tinyurl.com/nntxmh2

8) http://www.nmd-journal.com/article/S0960-8966(12)00604-9/abstract

9) http://tinyurl.com/pen98tw

10) http://tinyurl.com/k2pxhrh

11) http://www.agenziafarmaco.gov.it/sites/default/files/ordinanza_1-2012.pdf

Il protocollo segreto

Tutto quello che abbiamo raccontato finora non importerebbe nulla se il metodo funzionasse. AL CICAP lo diciamo sempre che «un vero scienziato accetta qualsiasi fenomeno, anche se inspiegato, purché sia accertato». Davide Vannoni potrebbe benissimo aver aggirato con disinvoltura leggi e regolamenti, aver messo a rischio i suoi pazienti con cure di dubbia sicurezza, aver lucrato sulla malattia e sulla disperazione, essere perseguito dalla legge per questo e, allo stesso tempo, aver messo a punto un metodo innovativo ed efficace per la cura di alcune malattie neurodegenerative.

Camillo Ricordi è un diabetologo di fama mondiale che ha offerto a Stamina i suoi laboratori di Miami, attirandosi le critiche della comunità scientifica. Ha sostenuto che bisognava mettere da parte la cronaca e concentrarsi sulla verifica sperimentale, e aveva perfettamente ragione; ma la sua proposta non sarebbe purtroppo servita a risolvere i dubbi sull’efficacia del metodo. Proviamo a vedere perché.

Chi segue il CICAP da tanti anni sa che siamo abituati ad avere a che fare con sperimentazioni su argomenti controversi e che, sempre più spesso, ci occupiamo di pseudoscienze. Alcune delle cose che abbiamo imparato, magari occupandoci di veggenti e spiritisti, valgono però in generale: una di queste è quante insidie e trabocchetti si nascondano anche nei migliori esperimenti.

Che cosa sappiamo del “metodo Stamina”? Molto poco. Abbiamo le domande di brevetto che descrivono molto sommariamente una tecnica per estrarre e coltivare cellule staminali mesenchimali e un trattamento a base di acido retinoico per indurre il differenziamento neuronale. Poi abbiamo il rapporto [1] dei NAS e il testo dell’ordinanza dell’AIFA [2], stralci di analisi [3] effettuate dal laboratorio degli Spedali Civili di Brescia, qualche dato pubblicato su Facebook, indiscrezioni e dichiarazioni dei medici che effettuano le infusioni.

Sulla base di queste informazioni, cerchiamo di ricostruire schematicamente i passaggi del “metodo” in atto a Brescia, ricordandoci che quelle di Brescia sono le condizioni più controllate di tutta la storia di Stamina:

carotaggio osseo sul paziente o su un parente (a cura degli Spedali)

estrazione e messa in coltura delle cellule staminali (a cura di Stamina)

coltivazione ed espansione delle cellule (a cura di Stamina)

test di caratterizzazione, vitalità e microbiologici (a cura degli Spedali)

crioconservazione delle fiale che saranno usate per ogni infusione (a cura di Stamina)

scongelamento (a cura di Stamina)

test di caratterizzazione, vitalità e microbiologici (a cura degli Spedali)

trattamento con acido retinoico ed etanolo per almeno due ore (a cura di Stamina)

infusione endovenosa e intratecale (a cura degli Spedali)



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